Qualsiasi arte marziale che ho studiato alla fine ha dato lo stesso consiglio, ovvero che devi scegliere alcune tecniche e allenarle fino a quando non sono puro istinto.
La maggior parte dei sistemi tradizionali di arti marziali hanno conservato più azioni di quelle necessarie per l’autoprotezione, stanno salvaguardando la storia di quel sistema e come si è sviluppato nel corso di centinaia di anni.
Il fatto è che solo poche azioni possono essere davvero allenate nella memoria muscolare, e che funzioneranno sotto pressione in uno stato di adrenalina.
L’altro punto da sottolineare è che per diventare veramente abili in ogni azione bisogna esercitarsi migliaia di volte; alla fine il pugno che pensavi di sapere diventa qualcos’altro.
Kung Fu significa fare qualcosa molte volte fino a quando non puoi farlo senza pensiero o esitazione. In questa linea di pensiero le azioni più semplici, dirette ed efficienti non sono solo la strada più veloce verso questo obiettivo, ma tendono anche a essere le più difficili da affrontare da parte di chiunque non pratichi questo stesso approccio.
Il Wing Chun inizia qui. Il suo sviluppo si basava sull’esperienza di un esperto artista marziale cinese che riuniva il proprio know-how generale in ciò che era considerato più essenziale, a parità di condizioni.
Il Wing Chun è semplice dal punto di vista della sua progettazione, tutt’altro rispetto ad altri approcci che sono meno diretti o più complessi.
Il suo studio però richiede molto più riguardo per i suoi attributi, per i concetti e le qualità di equilibrio, posizione, velocità, potenza, mobilità, struttura e precisione rispetto all’apprendimento delle cosiddette tecniche.
La vera tecnica del Wing Chun è prevenire qualsiasi aggressione con una risposta uniforme che intercetta, aggira e domina la posizione e il centro di massa.
L’uso corretto di questo metodo offre la risposta più rapida sotto pressione in una situazione inaspettata e non provocata.
Piuttosto che prolungare un alterco che può aumentare il pericolo e la fatica della lotta ogni secondo, il Wing Chun si concentra su come terminare rapidamente la lotta.
Alla fine è come riportare la lotta contro l’aggressore stesso, cambia la relazione tra chi attacca e chi si difende, ci si allena ad attaccare l’attacco; o come direbbe il mio insegnante “per entrare in casa per combattere il fuoco”.
scritto da Gregory E. LeBlanc